Siamo 18 mila… ma come siamo fatti?

29 Agosto 2024

Ormai tutto il mondo sa che ad Arena24 c’erano 18 mila capo e capi. Ma chi sono questi capi? Da dove vengono? Che età hanno?

Grazie all’aiuto della pattuglia IT, condividiamo alcuni dati che ci aiutano a leggere meglio la partecipazione delle capo e dei capi ad Arena24.

Innanzitutto, i 18 mila erano perfettamente divisi al 50% in maschi e femmine: per la precisione hanno partecipato 9293 uomini e 9110 donne. Questo dato rispecchia l’equilibrio tra i sessi che, anche a livello più generale, si riscontra in Associazione, un dato distintivo abbastanza importante se confrontato con altre realtà simili alla nostra, dove in genere c’è una preponderanza di uno dei due sessi.

Come tutti ben sappiamo, i capi al campo sono stati distribuiti in 4 sottocampi, più o meno equilibrati nei numeri. Ma sappiamo che morite dalla voglia di sapere qual era il sottocampo più grande: che domande, chiaramente il Verde con 4.464 capi! Seguono il Rosso con 4.452, il Viola con 4.427 e infine il Giallo con 4.345.

La Regione più rappresentata è stata il Veneto, con 2.681 capi. Sul podio anche l’Emilia Romagna con 2.399 capi e la Lombardia con 1.826 persone. Attenzione, c’erano anche 18 capi della Repubblica di San Marino!

La fascia d’età più rappresentata è quella dei nati tra il 1990 e il 1999, ovvero i capi tra i 25 e i 34 anni, con il 36% sul totale. A seguire i capi tra i 21 e i 25 anni, con il 33% del totale; poi i nati tra il 1970 e il 1979 (dai 45 ai 54 anni) con l’11% e i nati tra il 1980 e il 1989 (dai 35 ai 44 anni) con il 10%. Avevamo tra noi anche un rappresentante della fascia 1930-1939, il mitico Onorato Spagnoli, del Gruppo Viareggio 3, che ha partecipato a tutte e tre le Route delle Comunità capi!

La Zona con più partecipanti è stata la zona Bologna con 335 capi, seguita da zona Milano con 315 persone e zona Torino con 305 capo e capi.

Infine, il livello di formazione: la popolazione di capi più rappresentata (30%) era quella con al collo il Gilwell della Nomina a Capo, seguita dal 25% dei capi con CFM. Subito dopo i capi che ancora devono iniziare la formazione (19%), quelli che hanno frequentato il CFT (16%) e infine i capi che hanno frequentato il CFA (10%).

L’organizzazione e l’impegno per la ristorazione collettiva di Arena24

29 Agosto 2024

Non solo olive nei pasti di Arena24, ma tanto impegno e grande organizzazione per sfamare le 18.000 bocche che hanno partecipato all’evento di Verona. Un servizio complesso, che ha richiesto un anno di progettazione e un nuovo modo di concepire la ristorazione collettiva. Una sfida accettata con coraggio (e crediamo vinta n.d.r.) dagli affidatari della fornitura, Vivenda Spa controllata della “La Cascina Cooperativa”.

Gli chef ci hanno parlato non solo delle ricette del menu scelto da AGESCI, ma anche dell’organizzazione di un servizio, che ha visto distribuire ogni giorno la colazione, il pranzo al sacco e la cena sporzionata a 18.000 capo e capi, di cui 2.300 (il 13%) avevano richiesto diete speciali, formate da più di 600 menu differenti, a seconda delle allergie segnalate.

Questa grande impresa si può riassumere in alcuni numeri e considerazioni.

Panini
Per il pranzo al sacco sono stati preparati 110 mila panini vegetariani, due a testa al giorno, una tartaruga e un sandwich, ogni giorno diversi, confezionati separatamente in atmosfera protettiva perché potessero essere mangiati anche diverse ore dopo essere stati distribuiti. Per poter soddisfare questa esigenza logistica si è scelto un fornitore (la pugliese Alba Panini), l’unico sul territorio nazionale in grado di cambiare in pochi giorni l’intera linea di produzione della propria azienda, per produrre un panino vegetariano per un altissimo numero di persone, garantendo la sicurezza alimentare.

Cena
Il pasto è stato preparato nei centri pasto di Vivenda utilizzando prodotti freschi e sporzionato nei sottocampi per mantenere qualità e freschezza, nonostante il grande caldo. Il menu prevedeva due piatti principali, sempre diversi ogni giorno. Il primo piatto era ad esempio pasta fredda, cous cous di verdure, insalata di riso di AltroMercato, farro con verdure, pasta con i broccoli e formaggio. Il secondo piatto erano ad esempio polpette di verdura e patate, frittata con zucchine o spinaci, insalata mediterranea con olive, feta e pomodori.
La cena è stata distribuita in un piatto/vassoio fatto in mais, dunque 100% compostabile, formato da due scomparti, con coperchio richiudibile. Il vassoio (75 mila il numero di quelli utilizzati) è stato sviluppato da Vivenda ad hoc per AGESCI, proprio per rispondere alla modalità logistica di fruizione della cena ad Arena24.

Frutta e verdura locale
La frutta fresca era distribuita a pranzo e a cena, e variava ogni giorno: banane, susine, pesche, pere e mele. Frutta e verdura provenivano prevalentemente dal territorio veronese.

Diete speciali
Le diete speciali prevedevano oltre 600 menu diversi, rispondenti alle diverse e numerose tipologie di allergie e intolleranze. Sono state preparate separatamente dagli altri pasti e confezionate in monoporzioni; sulle etichette venivano riportati il nome della persona a cui erano destinate, il Gruppo scout di appartenenza, il tipo di dieta e l’alimento sostitutivo. Su 18.000 pasti sono state 2.300 le diete speciali (13%), con filiera dedicata e variazioni giornaliere del menu.

“Abbiamo accettato con entusiasmo la sfida proposta da AGESCI per l’evento di Verona. Un lavoro complesso, ma importante, che in una settimana ha visto compiersi la realizzazione di un anno di progettazione – ha spiegato Davide Perrone, direttore per l’area Nord Est de La Cascina Cooperativa – Per rispondere al meglio alle esigenze dell’Associazione, garantendo sempre la qualità e la stagionalità dei prodotti, nei mesi precedenti all’evento abbiamo infatti svolto sopralluoghi, fatto assaggi, contattato fornitori, organizzato trasporti e gestito tutta una serie di altre complessità logistiche con l’obiettivo di fornire ai partecipanti un pasto nutriente e apprezzato”.

Oltre l’85% dei rifiuti differenziati ad Arena24

27 Agosto 2024

Comunicato stampa di Amia

Oltre 23 mila chili di rifiuti che per oltre l’85% proseguiranno correttamente il proprio ciclo di vita, attraverso il riciclo. Grazie alla collaborazione e al protocollo d’intervento concordato con Amia, i 18 mila capi scout che da giovedì a domenica hanno partecipato ad Arena24 hanno potuto attivare un’ottima raccolta differenziata sia al campo base, allestito al Pestrino, che nella vicina area palco e a Villa Buri, teatro di alcuni degli eventi che hanno animato le quattro giornate.

I kg di rifiuti raccolti sono stati 23.700, di cui 20.700 riciclabili. Nel dettaglio, sono stati raccolti 5.880 kg di carta e quasi altrettanti (5.020 kg) di plastica, 60 sono stati i chili di vetro. Il secco, e cioè la sezione di indifferenziata, è stata pari a 3.000 kg mentre la voce maggiore è quella di umido pari a 8.740: un numero tanto alto perché conferiscono in questa sezione anche i piatti utilizzati per la cena, di materiale compostabile. La percentuale di differenziata è dunque dell’86,78%.

Questo ottimo risultato è stato raggiunto grazie all’impegno di tutte/i, di Amia e di Tangram Team rifiuti, che ha presidiato e differenziato i rifiuti per tutta la durata e tutti i luoghi del campo.

“È una grande soddisfazione essere riusciti a gestire al meglio un evento di tale portata, differenziando correttamente i rifiuti e raggiungendo una quota di differenziata tanto alta. Questi numeri ci dicono che l’obiettivo è stato centrato e vogliamo sia di buon auspicio per i prossimi traguardi che aspettano tutto il territorio cittadino con il cambio di modalità di raccolta dei rifiuti che, a partire da Porto San Pancrazio e la sesta circoscrizione nei prossimi mesi, gradualmente toccherà poi tutti i veronesi”, commenta il presidente dell’Amia Roberto Bechis, ringraziando il personale Amia impegnato nei giorni scorsi all’area scout.

Grazie al protocollo siglato nei mesi scorsi tra l’azienda e i referenti di AGESCI, per l’evento Arena24 sono stati messi a disposizione mezzi e strumenti: sono stati consegnati e posizionati 8 postazioni da 1.000 litri di carta, plastica, vetro e secco più ulteriori 10 cassonetti da 660 litri per la plastica. E ancora 20 bidoni da 240 litri per ciascuna delle seguenti tipologie di rifiuto: carta, secco, plastica e umido. Simili disposizioni – almeno 5 bidoni da 240 litri ciascuno per secco, carta, plastica, vetro e umido – sono state predisposte a Villa Buri, altro teatro operativo di Arena24.

Inoltre, in collaborazione con Amia, sono stati organizzati 12 eventi Plasticfree, Cittadinanzattiva Verona Ripuliamoci che hanno coinvolto complessivamente, tra venerdì e sabato scorsi, 1.300 scout impegnati nella raccolta di mozziconi e di altri piccoli rifiuti abbandonati a terra in alcune aree tra città antica e quartieri.

Una Matrice del Bene Comune per AGESCI

27 Agosto 2024

Progettare e valutare l’impatto della nostra azione educativa sul bene comune: co-costruiamo una matrice per AGESCI. Questo il titolo del workshop che si è svolto al Villaggio della Sostenibilità di Villa Buri durante Arena24.

Lo strumento guida è stata la Matrice dell’Economia del Bene Comune sviluppata dal movimento internazionale ECOnGOOD.

Nei 12 laboratori svolti tra venerdì 23 e sabato 24 agosto, coordinati da Lidia Di Vece e Marta Avesani, circa 600 capo e capi hanno potuto esprimere la propria opninone in merito alle voci da inserire nella “nostra” particolare matrice.

Le matite che coniugano l’arte all’educazione ambientale

24 Agosto 2024
© Giorgia Scalco/RN24/AGESCI

Coop (cooperative di consumatori) ha elaborato modalità educative differenti per poter tutelare il patrimonio multigenerazionale, sostenendo il goal numero 12 dell’agenda 2030. La relatrice Luisella Michieli ci ha raccontato come, attraverso i libri, si possano sensibilizzare le persone a un pensiero più critico partendo dalla spesa quotidiana, considerando anche la ricaduta a livello ambientale ed etico-sociale.

I numerosi progetti avviati nelle scuole per sensibilizzare al pensiero critico fin da piccoli, hanno trovato come strumento pratico il metodo del Silent Book: e noi ci siamo messi alla prova. Affidandoci un libro illustrato nelle mani, il laboratorio ha preso vita.

Collaborazione, mediazione, riduzione del conflitto e una narrazione condivisa hanno permesso di comprendere come possa essere facile e divertente parlare di argomenti molto complicati, ad esempio  sostenibilità.

Riformare il Futuro: come l’approccio “One Health” rende sostenibile il benessere delle comunità

24 Agosto 2024
© Giorgia Scalco/RN24/AGESCI

Nel Villaggio della sostenibilità, il laboratorio “ONE HEALTH e benessere sostenibile: ambiente, lavoro, città” ha messo in luce l’importanza di un approccio integrato per migliorare il benessere delle persone e delle comunità. Carla Collicelli di ASviS ha discusso come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, in particolare gli SDGs 3 e 8, possano guidare verso un futuro sostenibile.

Fondata nel 2016, ASviS è una rete di oltre 300 membri impegnata nell’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La sua missione è promuovere una cultura della sostenibilità, analizzare le implicazioni globali per l’Italia e contribuire a strategie nazionali e territoriali.

L’aspetto centrale del laboratorio è stato l’approccio “One Health”, che collega la salute umana, animale e ambientale. Questo concetto è diventato cruciale dopo la pandemia di Covid-19, che ha dimostrato come le malattie zoonotiche rappresentino una minaccia crescente. Il Parlamento Europeo ha sottolineato l’urgenza di adottare misure transformative per prevenire future pandemie, suggerendo la creazione di una task force europea dedicata alla ricerca e alla protezione ambientale e animale.

In sintesi, il laboratorio ha mostrato come la sostenibilità e l’approccio “One Health” siano essenziali per il benessere globale. Noi capi scout dobbiamo utilizzare queste conoscenze per orientare le nostre attività verso pratiche sempre più sostenibili e integrate, contribuendo così a un futuro migliore per tutti.

È possibile una giusta sovranità alimentare?

24 Agosto 2024
© Giorgia Scalco/RN24/AGESCI

Quando compriamo un barattolo di passata di pomodoro a 0,70 euro valutiamo la filiera che lo ha portato sullo scaffale? Con Alessandro Franceschini di Altromercato abbiamo analizzato la filiera di produzione alimentare, prendendo spunto dal suo ultimo libro “I sovrani del cibo”.

La produzione di un qualsiasi alimento, dalla materia prima al consumatore finale, è un processo estremamente complesso che negli ultimi anni è stato oggetto di un cambiamento notevole in termini di sostenibilità, sociale e ambientale.

In qualità di consumatori, abbiamo il potere di suggestionare e modificare la filiera. Ecco alcuni suggerimenti che come scout possiamo mettere in atto:

  • dare il giusto peso al prezzo dei prodotti,
  • seguire delle buone pratiche di gestione della dispensa evitando così gli sprechi,
  • valutare la qualità del cibo analizzando le etichette,
  • osservare il rating delle aziende produttrici (scegliendo quelle veramente certificate sostenibili),
  • fare attenzione alle fonti di informazione,
  • essere coerenti con le proposte che della nostra Associazione, come cambusa consapevoli.

“Felici di riparare da sé la propria casa”

24 Agosto 2024
© Giorgia Scalco/RN24/AGESCI

Cari scout, se pensate che la riparazione di una tenda sia solo una questione di cuciture e toppe, allora preparatevi a ricredervi! Al Villaggio della sostenibilità, nell’area Fuoco di Bivacco, si è svolto il laboratorio “Felici di riparare da sé la propria casa”, condotto dal nostro esperto Andrea Agnora.

Riparare una tenda, cari capi e care capo, non è solo una questione di rammendare strappi: è un’arte sottile che richiede una connessione profonda con l’oggetto. Immaginatevi a risolvere il mistero di un danno invisibile mentre vi trasformate in veri artigiani delle vostre case mobili. Non solo avete salvato il campo, ma avete anche donato un pezzo della vostra anima a quel telo di nylon che ora vi guarderà con occhi nuovi!

E se vi state chiedendo se è possibile rendere una tenda ancora più personale e indistruttibile, la risposta è sì! Con le vostre mani esperte, avete scoperto che la vera magia è proprio lì, nei dettagli di ogni riparazione. Perché, in fondo, non c’è niente di meglio che sapere che la vostra casa nel bosco è stata riparata e migliorata da voi stessi. 

Un brindisi ai nostri riparatori in erba e alla tenda che ora, grazie a voi, avrà una seconda vita!

Usare la leva dell’economia sociale e della cooperazione per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

24 Agosto 2024
© Giorgia Scalco/RN24/AGESCI

Gli elementi essenziali per conseguire gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono stati al centro del dialogo condotto dalla Confederazione Cooperative Italiane, rappresentata da Marco Manni e Giuseppe Deconto, nel programma del Villaggio della sostenibilità.

In particolare, ci si è concentrati sul “rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”, l’obiettivo 17 dell’Agenda 2030.

In Italia, uno dei pilastri fondamentali è il lavoro, il quale deve essere interpretato come un impegno costante da parte di ciascun individuo, ma acquista un significato profondo solo se vissuto in sinergia con l’intera comunità. Questo si concretizza attraverso l’associazione di diversi attori locali, rappresentati dalle cooperative.

Sottolineato che per costruire una collaborazione orientata a uno scopo comune è indispensabile instaurare un clima di fiducia, Confcooperative ha condiviso con i presenti la propria ricetta per la vera collaborazione:

  • promuovere la formazione;
  • incentivare l’imprenditorialità;
  • garantire pratiche democratiche;
  • offrire servizi adeguati.

Solo così sarà possibile affrontare le sfide del futuro e perseguire uno sviluppo davvero sostenibile e inclusivo.

Un Futuro Sostenibile: l’impegno degli scout per il riciclo della carta

24 Agosto 2024
© Giorgia Scalco/RN24/AGESCI

Nel Villaggio della sostenibilità, il laboratorio “Felici di prenderci cura della nostra casa comune” ha messo in luce il ruolo cruciale del riciclo della carta. Roberto Di Molfetta ed Elisa Belicchi di Comieco hanno spiegato l’importanza del consorzio, nato nel 1998, che gestisce il riciclo della carta e del cartone in Italia. Comieco coordina circa 3.500 imprese e ha incrementato la raccolta di carta da 1 a 3,7 milioni di tonnellate all’anno.

Nonostante i successi raggiunti, ci attendono sfide significative: 700.000 tonnellate di carta e cartone finiscono ancora in discarica. La qualità della raccolta è fondamentale, poiché materiali contaminati riducono l’efficacia del riciclo e aumentano i costi. Di Molfetta ha sottolineato l’importanza della collaborazione con le amministrazioni locali per migliorare la raccolta differenziata e rendere tutto il sistema più efficiente.

Il laboratorio ha visto anche la presentazione di un manifesto (di prossima pubblicazione), redatto con il contributo di noi scout, che rappresenta un impegno per un futuro sostenibile. Con il nostro ruolo educativo, siamo chiamati a essere esempio di rispetto ambientale e a promuovere comportamenti sostenibili. La sfida è quella di immaginare e costruire una società migliore, coinvolgendo le nuove generazioni e trasformando i principi in azioni concrete.

Con il sostegno di Comieco e l’impegno delle amministrazioni, il percorso verso una gestione ottimale dei rifiuti è già avviato. Il manifesto è solo l’inizio di un cammino che mira a farci custodi della nostra casa comune. Se ognuno fa qualcosa, si può fare tanto… di più!