Generare competenza rispetto agli strumenti della comunicazione
24 Agosto 2024
Coccinella del gruppo AGI Milano 5, Maria “Mussi” Bollini lo scautismo ce l’ha nel sangue. Dopo aver compiuto tutto il cammino formativo, sceglie di lavorare alla tv. Nel 1982 comincia a occuparsi di programmi per bambini e ragazzi prima in Rai 1, con Big! e Solletico e poi in Rai 3.
Con quella sensibilità educativa acquisita grazie all’esperienza scout, partecipa all’ideazione e organizzazione di programmi televisivi quali: la Melavisione, il GT Ragazzi, Screensaver ed È domenica papà. Trasmissioni queste che le danno la possibilità di sperimentare, rinnovare, sprigionare la fantasia nell’utilizzo delle nuove tecnologie.
Ormai a conclusione della carriera lavorativa, cosa può suggerire oggi ai capi scout dell’AGESCI?
Mussi raccomanda il tema della media education: occorre generare competenza rispetto agli strumenti della comunicazione, andando a rileggere il documento del Concilio Vaticano II, “Inter Mirifica”. Tale documento sugli strumenti di comunicazione sociale, pubblicato nel 1963, è tutt’oggi ancora attuale. In tale testo, molto breve da leggere, è evidenziata la responsabilità degli spettatori nello scegliere i programmi. Non si tratta di demonizzare le nuove tecnologie o di farne un uso spropositato, ma di acquisire competenza per educare anche attraverso questi mezzi.
Ed allora, perché non organizzare un grande gioco a partire dai nuovi strumenti messi a disposizione dall’Intelligenza Artificiale?