Sfide globali richiedono nuove visioni
23 Agosto 2024
“Sfide globali richiedono nuove visioni: ripensare economia e società per uno sviluppo sostenibile. Urgono soluzioni innovative per crisi climatica, migratoria e disuguaglianze”. Queste le domande a cui hanno cercato di rispondere il prof Enrico Giovannini e Luciano Scalettari alla presenza 700 capo e capi dell’AGESCI nell’aula magna del Polo Zanotto dell’università di Verona.
I due interventi hanno affrontato temi molto cari agli scout che sono stati sollecitati su temi caratterizzanti la proposta educativa. Il prof Giovannini ha insistito sul fatto che cambiare è possibile: “Siamo l’ultima generazione che può cambiare ciò che non va bene del presente, ma siamo ancora in tempo”. Riprendendo Bauman, ha ricordato che con la globalizzazione “tutti siamo noi”. Si tratta di prendere una strada diversa, purché ne si acquisisca la consapevolezza in ciò che si può immaginare: occorre crederci ed essere operatori. L’Agenda 2030 è la base su cui costruire gli ideali, i progetti educativi. Le spinte culturali sono basate sulla paura che significa chiudersi in se stessi. Ma non è questo il futuro. Educare ad affrontare le nuove sfide con “resilienza trasformatrice”.
Giovannini ha invitato a leggere l’articolo numero 3 del Trattato europeo, in cui si afferma: “lo scopo dell’Unione è creare benessere, felicità”. L’Agenda 2030, nata sulla scia della “Laudato si” e “Fratelli tutti”, offre strumenti straordinari per far vedere a bambini e bambine, ragazzi e ragazze che il futuro può essere diverso, a patto di credere a una sostenibilità che metta la persona al centro, che si costruisca giustizia.
In base alla nostra Carta costituzionale, Luciano Scalettari ha ricordato il diritto delle persone arrivate in Italia, di starci. “L’atto di salvataggio, salva te”.
Sono stati proiettati vari filmati che hanno permesso di comprendere meglio il vissuto dell’esperienza migratoria e di recupero di persone in mare. Agli educatori scout Scalettari ha ricordato che tutte le emergenze sono riconducibili a una sola: tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, a essere felici, a realizzare i propri sogni.
Numerosissime le domande espresse dai capi presenti, che hanno animato un dialogo vivace e provocante.